Corsi di Fotografia Professionale

Copyright © Giancarlo Bondini Photography

Un Workshop è un corso di fotografia concentrato destinato a professionisti e fotoamatori in cui si susseguono teoria e pratica dove il fotografo, mette a disposizione dei suoi allievi la sua conoscenza ed esperienza. Ma nel contempo un workshop non è un vero e proprio corso di fotografia in quanto gli allievi che vi partecipano hanno già delle sufficienti conoscenze di base, o perché hanno seguito un corso specifico o perchè autodidatti, e sfruttano questa occasione per mettere in pratica quanto appreso e migliorare la propria tecnica .

Copyright © Giancarlo Bondini Photography

Presso le suite degli hotel più selezionati, centri SPA ed esterne ricche di elementi coreografici per le composizioni più adeguate alle tematiche della "fotografia di moda" sono mensilmente organizzati stage divisi per tipologie e contesti, di livello base/medio/avanzato, riservati ai fotografi partecipanti che siano dalla prima esperienza a chi è già in possesso di una discreta conoscenza teorica/pratica della materia in termini di fotografia e amatoriale e professionale.

Scopo primario del workshop è quello di andare ad approfondire le diverse tecniche che vengono esercitate nella fotografia di moda, cercare di apprendere i principi e i segreti dell'illuminazione, le migliori e più conformi inquadrature per ottenere un buon ritratto fotografico. 

Come relazionarsi con la modella, la gestione delle diverse situazioni di luce artificiale e/o naturale, la scelta della posa migliore. Sono allestiti set con specifici fondali, pannelli riflettenti di varie tipologie, soft box per le illuminazioni continue (singole unità e/o multiple). Integrazione del sistema CLS Nikon e unità flash monotorcia da studio Quantuum DP series

Copyright © Giancarlo Bondini Photography

Verrà data molta rilevanza a l’analisi della figura e ai "fattori volumetrici" del soggetto, assieme a l’attento studio di luci ed ombre, con il coinvolgimento attivo dei partecipanti che scatteranno a turno, singoli e/o a gruppi, seguendo programmi accuratamente prestabiliti e strutturati al fine di rendere a ciascuno quantità e qualità, consona alla realizzazione di una propria serie fotografica, sfruttando al massimo i vari stage organizzati.

Brevi nozioni sui sensori CCD e CMOS

Copyright © Giancarlo Bondini Photography

Entrambi i sensori hanno come elemento base il fotodiodo, l'elemento fotosensibile che, colpito da un raggio di luce, genera una carica elettrica. Nel caso del sensore CCD, la carica elettrica viene trasferita attraverso pochi "nodi" di uscita, per essere poi convertita in voltaggio e uscire dal sensore come segnale analogico. Tutti i fotodiodi sono dedicati esclusivamente alla lettura della luce e l'uniformità dell segnale generato è alta - si tratta di una caratteristica importantissima ai fini della qualità dell'immagine.

Copyright © Giancarlo Bondini Photography

In un sensore CMOS ogni fotodiodo è accompagnato da un convertitore che trasforma l'energia luminosa in voltaggio, e spesso anche amplificatori di segnale, riduttori di rumore e circuiti di digitalizzazione, cosicché il segnale in uscita dal sensore è in formato digitale. Questi altri circuiti intorno al fotodiodo riducono lo spazio dedicato alla cattura della luce. Inoltre, quando ogni fotodiodo effettua la propria conversione, l'uniformità del segnale è minore.

Ognuna delle due tecnologie ha quindi punti di forza e di debolezza che le rendono più adatte per certe applicazioni e non altre. Le differenze principali possono essere così riassunte:

  • il CCD crea un'immagine di alta qualità e basso livello di rumore, mentre il CMOS è più suscettibile al rumore
  • il CCD consuma una grande quantità di energia, mentre il CMOS è molto più economo
  • i sensori CMOS hanno una maggiore complessità costruttiva

Photogallery riservata fotografi partecipanti ai workshop di

Catania 2015.03 - Taormina 2015.03 - Taranto 2016.05 - Avellino 2016.07

con la fotomodella Eloisa D'ambrosio

Sia i sensori CCD che CMOS possono offrire un'eccellente qualità dell'immagine se ben progettati. I sensori CCD hanno finora rappresentato il punto di riferimento per le prestazioni in ambito fotografico, scientifico, applicazioni industriali che richiedevano la massima qualità dell'immagine possibile, anche a discapito delle dimensioni del sistema. I sensori CMOS offrono più integrazione (più funzioni all'interno del chip) minore dissipazione di energia e la possibilità di realizzare un sistema di minori dimensioni - per questo motivo li troviamo sulle piccole fotocamere consumer o nelle fotocamere dei cellulari.